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La foresta immaginaria




È possibile coniugare la botanica, le figure retoriche, l'Agenda 2030 e l'arte? 
Noi ci abbiamo provato, prima del lockdown, e il risultato è stato emozionante e gratificante per tutti. 

Moltissime le competenze da attivare per la realizzazione di questo progetto: dal comprendere e usare parole in senso figurato all'interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi;  dallo scrivere testi di varia tipologia all'utilizzare tecniche artistiche differenti; dal saper valorizzare la flora terrestre all'applicare le soft skills.

Il progetto si è svolto seguendo la metodologia del cooperative learning e dedicando un'ora a settimana lungo tutto il primo quadrimestre. Durante quest'ora ci siamo giovati della presenza in classe di un altro insegnante, scultore eccellente ed esperto di botanica.




Abbiamo suddiviso l'attività in tre fasi.

Fase 1
- Spiegazione del concetto di "classificazione botanica" e analisi di alcune schede di specie vegetali note agli alunni.
- Raccolta di foglie nei dintorni dell'istituto e realizzazione in classe delle schede di classificazione botanica
- Focalizzazione sull'origine delle specie vegetali analizzate e individuazione dei luoghi d'origine su Google Maps
- Comparazione dei paesaggi italiani e dei luoghi individuati.




Fase 2
- Ripasso delle principali figure retoriche 
- Uso delle figure retoriche per inventare nomi di alberi e foglie
- Stesura delle schede di classificazione botanica degli alberi inventati



Fase 3
- Realizzazione tridimensionale, con materiali riciclati, degli alberi inventati per creare l'effetto d'insieme di una "foresta immaginaria"- Realizzazione di un grande albero tridimensionale, con materiali riciclati, in cui attaccare le foglie inventate




Nel corso delle tre fasi, il lavoro è stato intenso, alacre, allegro. Ogni alunno ha apportato il proprio contributo costruttivo, svolgendo positivamente il ruolo di volta in volta ricoperto nel gruppo. 




Al termine del progetto è stata effettuata, negli spazi comuni dell'istituto, una piccola esposizione delle "sculture" create dagli alunni, accompagnate dalle schede descrittive.
È stato molto emozionante osservare gli allievi che, fieri del lavoro svolto, mostravano ai compagni delle altri classi l'oggetto del loro orgoglio raccontando particolari e aneddoti su ciò che era stato fatto.

Le loro sculture sono ancora lì, nei corridoi. Aspettano solo che la campanella suoni di nuovo, per essere ammirate e per ispirarci tante nuove sfide da affrontare tutti insieme.






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