Chi ha detto che studiare i grafici è noioso? Basta maneggiarli nel modo corretto. E per maneggiare intendo proprio mettere le mani dentro ai numeri e farci dei lavori. Creare, fare, modellare. Non solo guardare e teorizzare.
Noi l'abbiamo fatto, ecco come.
Ogni alunno ha cercato su internet i dati relativi alla popolazione di ogni capitale di una selezione di stati del continente americano e li ha riporati su unFoglio Google. I dati sono stati trasformati in un grafico bidimensionale virtuale, grazie all'aposita funzione presente in Fogli Google. Questo ha permesso di lavorare anche sul concetto di "scala" e di "proporzione".
Abbiamo trasformato i numeri del grafico in centimetri e, grazie all'aiuto della collega di tecnologia (presente in classe per quest'anno scolastico come collega di sostegno), ogni alunno ha creato un parlallelepipedo per ciascuna capitale. Sono stati scelti tre colori diversi per il Nord, il Centro e il Sud America, onde rendere evidente "a colpo d'occhio" le differenze.
I parellelepipedi sono stati assemblati in una "quinta" di cartone, sulle cui pareti erano inserite le linee di riferimento della scala utilizzata. Guardando il lavoro ultimato, è stato possibile cogliere la sproporzione fra i numeri di abitanti dell'America settentrionale e quelli dell'America centro-meridionale.
Una sproporzione di cui si capisce appieno la drammaticità se accompagnata dai dati relativi al PIL dei rispettivi Stati.
Ed è qui che interviene la riflessione, la teoria. Ma, a questo punto, non è qualcosa di distaccato dalla realtà. La comprensione della teoria è passata attraverso il fare e, per questo, è diventata competenza e rimarrà esperienza di apprendimento completa e pregna di senso.
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