La Signora Matilde in quella mattinata era più triste del solito perché era morto suo padre il giorni prima. Tuttavia, non c'era tempo per la malinconia perché era il giorno del matrimonio di sua sorella, e non si faceva in tempo a disdirlo. In più era molto arrabbiata perché sua sorella, Virginia, stava per sposare il conte Leopold, il più ricco fra gli scapoli in circolazione.
In realtà, era da tanto che sentiva un grande vuoto dentro si sé, nonostante vivesse nelle lusso e avesse un marito e un figlio splendidi. Era, infatti, molto insicura, non credendo di essere all'altezza del suo ruolo di moglie e madre, poiché si era sposata molto giovane obbligata da suo padre. Però lei non provava risentimento nei confronti del padre e aveva accolto la sua morte con tanto dispiacere.
Adesso era lì, sul prato, con suo figlio fra le braccia e sua cognata di fronte a le e faceva finta di non provare quei sentimenti tristi, anche per il bene della sua famiglia. La giornata era tutta dedicata alla festa e non c'era tempo per lasciarsi andare a brutti pensieri.
In realtà, era da tanto che sentiva un grande vuoto dentro si sé, nonostante vivesse nelle lusso e avesse un marito e un figlio splendidi. Era, infatti, molto insicura, non credendo di essere all'altezza del suo ruolo di moglie e madre, poiché si era sposata molto giovane obbligata da suo padre. Però lei non provava risentimento nei confronti del padre e aveva accolto la sua morte con tanto dispiacere.
Adesso era lì, sul prato, con suo figlio fra le braccia e sua cognata di fronte a le e faceva finta di non provare quei sentimenti tristi, anche per il bene della sua famiglia. La giornata era tutta dedicata alla festa e non c'era tempo per lasciarsi andare a brutti pensieri.
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