Il continente americano è vastissimo e affrontarne lo studio meticoloso è un processo lungo e inevitabilmente lacunoso. Quindi quest'anno ho pensato di cambiare l'approccio a questo argomento grazie all'utilizzo della metodologia della flipped classroom. A questa ho affiancato un laboratorio in classe, per lo svolgimento del quale è stato di fondamentale importanza l'aiuto di un architetto che ho avuto la fortuna di poter chiamare collega, in quando docente di sostegno nella mia classe durante quest'anno scolastivo.
Ogni alunno ha dovuto studiare autonomamente le caratteristiche fisiche, economiche e sociali di uno stato del Centro o del Sud America, assegnato dall'insegnante, ricercando le informazioni su internet e chiedendo il supporto ad una delle due docenti, in caso di necessità.
Successivamente, ogni alunno ha scelto un monumento della capitale dello stato assegnato, lo ha geolocalizzato tramite Google Maps e ne ha riportato la planimetria del quatiere in cui sorge su un foglio da disegno. Dello stesso momumento ha scelto una fotografia significativa e l'ha copiata realizzando un disegno a mano e corredandolo di una breve descrizione.
Il tutto è stato assemblato su dei pannelli di cartone riciclato (ricavato da scatoloni presi al supermercato e lasciati in quarantena per una settimana) per creare un piccolo progetto tridimensionale.
Al termine della attività ogni alunno ha relazionato alla classe riguardo al proprio lavoro, secondo un calendario prestabilito ed è stato valutato secondo una checklist resa nota al principio del modulo. I compagni hanno preso appunti durante la "spiegazione" e hanno rivolto domande di delucidazione e approfondimento. In questo modo è stato possibile per ognuno avere il materiale su cui studiare per la verifica sommativa conclusiva del modulo di apprendimento.
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